Adolfo Wildt

Vir temporis acti (o Uomo antico)

La monumentale testa Vir temporis acti fa parte di un grande busto marmoreo policromo con braccia e gambe mozzate e una spada in bronzo dorato infissa nel basamento. Il busto, in possesso del committente e collezionista Franz Rose, viene donato nel 1912 al Neue Museum di Königsberg. Viene poi perduto durante la Seconda Guerra Mondiale e ci è noto solo attraverso gli scatti di Emilio Sommariva.

La data di realizzazione dell’opera è ambigua. Secondo la bibliografia è riconducibile al 1913, tuttavia in alcune pubblicazioni Wildt dichiara di aver scolpito il blocco della testa nel 1910 e soltanto nel 1912 il torso. La data più attendibile, perciò, si colloca tra la fine del 1910 e il 1911, quando l’artista lavora sul valore espressivo dai tratti fisionomici esasperatamente marcati. Il titolo Uomo antico ne sottolinea il valore allegorico di schiavo o guerriero di un’epoca antica, che prende dolorosamente consapevolezza della sua fine.

Bibliografia

Adolfo Wildt 1868-1931, Arnoldo Mondadori Arte, Milano 1989, cat. mostra (Venezia, Ca’ Pesaro, 8 dicembre 1989 - 4 marzo 1990), pp. 166- 167; Elena Pontiggia (a cura di), Adolfo Wildt e i suoi allievi: Fontana, Melotti, Broggini e gli altri, Skira, Milano 2000, cat. mostra (Brescia, Palazzo Martinengo, 23 gennaio - 25 aprile 2000), p. 48; Paola Mola (a cura di), Wildt. L’anima e le forme, Silvana Editrice, Cinisello Balsamo 2012, cat. mostra (Forlì, Musei San Domenico, 28 gennaio - 17 giugno 2012), pp. 152-153 (con bibliografia precedente); Adolfo Wildt. Le dernier symboliste, Skira, Parigi 2015, cat. mostra (Parigi, Musée de l’Orangerie, 15 aprile - 13 luglio 2015, Milano, Galleria d’arte moderna, 30 ottobre 2015 - 30 gennaio 2016), scheda a cura di Omar Cucciniello, pp. 104-107 (con bibliografia precedente).

Autore
Adolfo Wildt
Anno
c. 1911
Tecnica
Marmo
Dimensioni
56,5×40×39 cm