Carlo Scarpa

Vaso in vetro “lattimo aurato”, vetro lattimo con applicazioni di foglia d’oro

Il vetro lattimo venne usato a partire dal XVI secolo come imitazione della porcellana, da cui riprende le forme accompagnate da decori a smalti. Viene ripresa alla fine degli anni Venti da Carlo Scarpa con una serie di vetri. Inizialmente il materiale lattimo richiama motivi classici, dalle forme raffinate senza l’aggiunta di elementi decorativi; in un secondo momento, l’artista realizza oggetti ancora più essenziali, abbinando il lattimo alla foglia d’oro o d’argento.

Gio Ponti, grande estimatore della firma muranese, definisce le creazioni come vetri lattei di semplice e puro disegno.

Bibliografia

Marina Barovier (a cura di), Carlo Scarpa. I vetri di Murano 1927-1947, Il cardo, Venezia 1991, p. 50, n. 5; Marino Barovier, Carlo Scarpa. Glass of an Architect, Skira, Milano 1999. pp. 76, 196 n. 66.

Autore
Carlo Scarpa
Anno
c. 1929
Anno
MVM Cappellin
Anno
29 cm