Carlo Scarpa
Grande vaso con coperchio, vetro “corroso a rilievi”, la superficie acidata
Un monumento domestico, reso ancor più imponente dalla solida materia dai riflessi perlacei.
– Franco Deboni
Grande vaso con coperchio, vetro “corroso a rilievi”, la superficie acidata
Creati nel 1936 i vetri corrosi rappresentano un riuscito esperimento di esaltazione delle forme. La tecnica prevede un trattamento chimico della superficie e una lieve iridescenza che rende il vetro unico. Il monumentale esemplare con coperchio rappresenta con la sua plasticità il modello più importante di questa famiglia di vasi, in bilico tra passato e futuro.
Giandomenico Romanelli sintetizza la produzione vetraria con le seguenti parole: «Scarpa usa il vetro più come una materia scultorea, più come un condensato d’impressioni e di suggestioni di colore, più come una provocazione e una sfida proprio a quella definizione quasi maniacale che l’ha sempre contraddistinto nel corso del progetto e nella fase della realizzazione dei manufatti»
Bibliografia
Marino Barovier, Carlo Scarpa. Glass of an Architect, Skira, Milano 1999, pp. 127, 211 n. 115; Marino Barovier (a cura di), Carlo Scarpa. Venini 1932-1947, Skira, Milano, 2012, cat. mostra (Venezia, Le Stanze delVetro, Fondazione Giorgio Cini, 29 agosto 2012 - 6 gennaio 2013), p. 219.
