Carlo Scarpa
Grande coppa a “murrine opache”, di forma ovalizzata, la superficie velata alla mola
Millenni di arte vetraria rivivono e si evolvono in questa grande coppa di assoluta modernità.
– Franco Deboni
Grande coppa a “murrine opache”, di forma ovalizzata, la superficie velata alla mola
Le murrine opache sono uno dei trionfi della creatività di Carlo Scarpa, unito alla straordinaria manualità di Paolo Venini. Per queste realizzazioni reinventano la tradizionale tecnica di fusione delle murrine con l’aggiunta di uno straordinario lavoro di moleria, per definire e rifinire la forma originaria.
Presentate alla Biennale di Venezia del 1940, le murrine opache sono accolte con entusiasmo da Gio Ponti, grande promotore delle arti applicate italiane. Nell’edizione di Domus dell’ottobre 1940 riserva grandi elogi per questa serie di esemplari, caratterizzati da azzurri cupi e potenti, e rossi accesi. Gio Ponti continua l’articolo con una speranza per il futuro: «Noi vorremmo che di queste e di altre belle cose di Murano d’oggi, non si facesse solo un acquisto di voga o per regalo, ma si facesse collezione perché restino i documenti di realizzazione d’arte di un’epoca fervidissima per intensità e qualità di produzione».
Bibliografia
Marino Barovier, Carlo Scarpa. Glass of an Architect, Skira, Milano, 1999, pp. 169, 221 n. 244; Marino Marino Barovier (a cura di), Carlo Scarpa. Venini 1932-1947, Skira, Milano, 2012, cat. mostra (Venezia, Le Stanze del Vetro, Fondazione Giorgio Cini, 29 agosto 2012 - 6 gennaio 2013), p. 399.
