Carlo Scarpa

Coppa in vetro a “filo continuo” verde

Una forma arcaica, eseguita con tecnica inusuale in una materia preziosa che la rende senza tempo.
– Franco Deboni

Coppa in vetro a “filo continuo” verde

Nella sua continua ricerca di nuove forme del vetro, all’inizio degli anni Quaranta Carlo Scarpa concepisce alcuni prototipi di oggetti ottenuti dall’avvolgimento di un filamento vetroso continuo attorno a una forma in materiale refrattario. La tecnica si ispira alla lavorazione della ceramica a lucignolo, che prevede la sovrapposizione di strisce d’argilla fino a raggiungere la forma desiderata. Originario del Sud America, ma usato anticamente anche in Europa, questo metodo affascina Scarpa così tanto da volerlo applicare nell’arte vetraria. 

L’effetto è più difficile da ottenere con il vetro fuso, ma il risultato è straordinario, enfatizzato dalla ricchezza cromatica della materia. Giuseppe Mazzariol e Giuseppe Barbieri raccontano l’eccezionale ricerca di Scarpa come un intreccio inestricabile tra bellezza e provvisorietà. Le rende entrambe necessarie e vischiose attraverso l’alta coscienza della non realizzabilità di ogni progetto.

Bibliografia

Marino Barovier, Carlo Scarpa. Glass of an Architect, Skira, Milano 1999, pp. 173, 222 n. 258; Marino Barovier (a cura di), Carlo Scarpa.Venini w1932-1947, Skira, Milano, 2012, cat. mostra (Venezia, Le Stanze delVetro, Fondazione Giorgio Cini, 29 agosto 2012 - 6 gennaio 2013), p. 466.

Autore
Carlo Scarpa
Anno
1942 ca.
Esecuzione
Venini
Altezza
9 cm