Giorgio Morandi
Natura morta

Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, Morandi si dedica alla realizzazione di paesaggi e di tre differenti serie di nature morte, distinguibili in base al soggetto raffigurato. La prima si focalizza sulla rappresentazione di conchiglie, scheletri ormai senza vita che rispecchiano lo stato d’animo dell’artista e il senso di impotenza generato dalla guerra; la seconda si caratterizza per la prevalenza di stoviglie e vasi in ceramica, oggetti fragili ma d’uso quotidiano che alludono a un’intimità domestica da preservare; infine, la terza serie è incentrata su oggetti familiari all’artista, come brocche, bottiglie e vasi, in questa fase resi attraverso colori scuri, appena rischiarati da riverberi rossastri.
La Natura morta del 1943 può essere considerata un valido esempio dell’ultima categoria di dipinti per tecnica, dimensioni, taglio compositivo e tipologia di oggetti raffigurati. Il dipinto viene inserito da Lionello Venturi nel suo volume sulla pittura contemporanea, dove considera le nature morte di Morandi come delle «meditazioni poetiche sui rapporti di forma e colore, dove la forma è la più semplice possibile e il colore il più basso di tono, il più neutro possibile.» Nel 1943 Morandi espone due paesaggi e una natura morta alla Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma, la sua partecipazione è ricordata anche nel carteggio intercorso tra l’artista e Cesare Brandi, che non dimostra particolare entusiasmo: «di Nature Morte ne aveva tante migliori, ad esempio quella di Peppino [Giuseppe Raimondi], con le sue ombre portate». In difesa della sua opera, qualche giorno dopo Morandi rispose all’amico: «Tenga presente che la Natura morta è esposta alla luce la più sfavorevole. È, a mio avviso, migliore di quella di Peppino. Quando il dottor Rollino la avrà ritirata alla chiusura, torni a rivedere e vedrà che ho ragione». Undici anni dopo, l’opera viene nuovamente esposta in occasione dell’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia. Entra a far parte della collezione Carraro nel 2007, acquisita in occasione dell’asta Arte Moderna e Contemporanea organizzata nella filiale milanese di Christie’s.
Bibliografia
XXI Quadriennale d’Arte Nazionale, Casa editrice Mediterranea, Roma 1943, cat. (Roma, Palazzo delle Esposizioni, maggio - luglio 1943), p. 31, n. 16; Lionello Venturi, Pittura contemporanea, Hoepli, Milano 1948, ill. tav. 174; Lamberto Vitali, Morandi. Dipinti. Catalogo generale, Electa, Milano 1994 (prima edizione 1977), vol. I, cat. 419; Franco Solmi, Morandi, Mazzotta, Milano 1988, cat. mostra (Bolzano, Castel Mareccio, novembre - dicembre 1988), ill. p. 17.