Napoleone Martinuzzi
Pianta grassa in pasta rossa, entro vaso costolato in vetro nero
Una pianta maestosa, dai colori inverosimili, quale se ne potrebbe trovare in un altro mondo.
– Franco Deboni
Pianta grassa in pasta rossa, entro vaso costolato in vetro nero
Piante grasse, cactus e forme vegetali fantastiche sono fra le creazioni più riuscite di Napoleone Martinuzzi per la Venini. La maggior parte delle opere sono realizzate in vetro pulegoso, ma l’artista sfrutta anche paste vitree dai colori irreali per enfatizzare le forme.
Vengono realizzate piante fantastiche, alte anche più di due metri, come quelle presentate alla prima Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma nel 1931. La tecnica, utilizzata anche per la produzione di lampadari, consiste nell’uso di una struttura metallica portante, ricoperta da elementi vitrei in forma di rami o fiori. In un numero di Domus di quell’anno è indicato anche il singolo prezzo di vendita al pubblico: lire 8.000, all’epoca una cifra enorme, quanto il prezzo di una buona automobile.
Alla IV Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Monza del 1930, la rivista Le Tre Venezie dedica ampio spazio alle nuove produzioni Venini. In particolare, per il critico Ugo Nebbia le infinite manifestazioni del pulegoso e le fioriture di pasta policroma sono «sfoghi maliziosi o ironici del gusto e della fantasia ornamentale moderna.» Il tempo ha dimostrato che i dubbi del celebre critico si sono rivelati infondati.
Bibliografia
Franco Deboni, Murano ’900.Vetri e vetrai, Bocca, Milano 1996, p. 268, fig. 184; Marino Barovier, Napoleone Martinuzzi.Venini 1925-1931, Skira, Milano 2013, cat. mostra (Venezia, Le Stanze del Vetro, Fondazione Giorgio Cini, 8 settembre 2013 - 6 gennaio 2014), p. 279.
