Napoleone Martinuzzi

Grande vaso in vetro pulegoso a dieci anse costolate, con applicazioni di foglia d’oro

Una materia potente, scultorea, che esalta la semplicità di una forma quasi arcaica.
– Franco Deboni

Grande vaso in vetro pulegoso a dieci anse costolate, con applicazioni di foglia d’oro

A Napoleone Martinuzzi si deve la realizzazione di uno dei materiali più rivoluzionari della storia del vetro del Novecento: il pulegoso. L’artista sfrutta la formazione di bolle d’aria nella materia vetrosa, originariamente considerata un difetto di fabbricazione, e lo enfatizza trasformando il vetro in una massa spugnosa, compatta e opaca. Alcuni critici, inizialmente, sono scettici sull’introduzione di questo nuovo materiale, ma altri mostrarono maggiore apertura mentale verso la novità dalla pesantezza massiccia. È il caso di Carlo A. Felice, che scrive su Domus (1931): «Che cosa succederà dei vetri di Murano se si comincia a cambiarne così profondamente il carattere, se dalle limpide trasparenze, dall’eterea leggerezza si procede verso una massiccia pesantezza? Staremo a vedere. Si prosegua su questa via o si ritorni, a un dato momento, alla “bolla di sapone”, fatto sta che le coppe qui illustrate rimarranno sempre manifestazioni degne di rispetto. Si dirà, ritrovandole fra due lustri o fra due secoli: sono i vetri “pulegosi” che la soffieria di Venini faceva intorno al 1930».

Bibliografia

Franco Deboni, Murano ’900. Vetri e vetrai, Bocca, Milano 1996, p. 264, fig. 180; Franco Deboni, I vetri Venini, Allemandi,Torino 2007, vol. II, fig. 16; Marino Barovier, Napoleone Martinuzzi. Venini 1925-1931, Skira, Milano 2013, cat. mostra (Venezia, Le Stanze del Vetro, Fondazione Giorgio Cini, 8 settembre 2013 - 6 gennaio 2014), p. 213.

Autore
Napoleone Martinuzzi
Anno
1928 ca.
Esecuzione
Venini
Altezza
36 cm