Fulvio Bianconi
Vaso “fazzoletto” a canne di zanfirico alternate, con punte asimmetriche

Negli anni Trenta il vetro a cartoccio era considerato un semplice contenitore di forma irregolare, ottenuto dalla piegatura a caldo di una lastra di vetro. L’idea di vetro a fazzoletto di Bianconi va oltre questo concetto: l’aggiunta di colori e materie eterogenee rendono l’oggetto vivo, palpitante, che conserva in sé il movimento del vetro fuso.
Bianconi presenta i suoi esemplari, spesso pezzi unici, in varie mostre personali. Mario Valsecchi sottolinea il carattere surrealista delle sue creazioni, fatte di forme bizzarre e contaminazioni tra impasti e tecniche che sfruttano tutte le potenzialità insite nella materia vetro. «Bianconi possiede una grossa dote: quella di sapersi meravigliare, lui per primo, di queste sue fioriture d’estro, e finisce per lasciarsi trascinare dalla sua allegrezza a nuove invenzioni».
Inedito